Importanti progressi sono stati raggiunti, negli ultimo anni,
nel campo della chirurgia ricostruttiva: la diffusione di centri
specializzati in paesi ad alta tecnologia, ci ha permesso di
acquisire una grande esperienza fornendoci tecniche più
affidabili per raggiungere migliori risultati funzionali ed
estetici.
Noi abbiamo dato un contributo sviluppando dal 1999 al 2003,
progetti di chirurgia ricostruttiva delle ustioni in paesi in
via di sviluppo.
Particolare attenzione abbiamo posto nella chirurgia delle
contratture da ustione, l’occorrenza più frequente in donne e
bambini. Abbiamo rivisitato 246 casi di contratture.
Considerando le due categorie più frequentemente colpite abbiamo
applicato, con risultati positivi, alcune tecniche basate sulla
nostra esperienza e su importanti considerazioni:
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La cute trapiantata tende a contrarsi e ad interferire,
negli anni seguenti,
con il normale processo di crescita dei bambini.
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Pertanto noi diamo la preferenza, per lo meno nelle aree
flessorie, ai lembi di trasposizione, a volte complessi, ma
affidabili per apporto sanguigno e integrazione con il
processo di crescita dei bambini.
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Quando è impossibile ricorrere a lembi locali, a causa del
danno esteso dei tessuti, preferiamo trapiantare cute molto
sottile, piuttosto che spessa, anche nelle aree flessorie.
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La cute sottile aderisce velocemente e, mediante una
mobilizzazione precoce, stimola la produzione di tessuto
connettivo, anche in aree flessorie,
dando inoltre un
miglior risultato cosmetico.
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Abbiamo applicato la tecnica menzionata anche in giovani
donne con cicatrici sfiguranti e retraenti della faccia..
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La cute sottile deve essere prelevata con alta precisione,
se possibile mediante dermotomo elettrico, e deve essere
trapiantata con la stessa precisione, senza suture. Si
possono usare cerottini per il fissaggio. É inoltre molto
importante la compressione ed una mobilizzazione precoce.
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